
Il dizionario cita:
Dal latino volg. *conoscĕre, per il class. cognoscĕre, comp. di cŭm ‘con’ e (g)noscĕre ‘conoscere’. Sapere, avere cognizione di come una cosa o una persona sia.
La prima fase del modello PiantaGrani è la conoscenza. Quando si è presi dal perseguire la propria missione aziendale, può capitare di non riuscire a mettere bene a fuoco la specificità della propria azienda, di ciò che si produce o del servizio che si offre.
PiantaGrani entra in gioco proprio in questa fase: per aiutare a fare tabula rasa e avviare un percorso autentico di conoscenza attraverso il contatto diretto con la realtà aziendale. Visitare l’azienda, parlare con le persone, osservare i processi produttivi, capire il contesto in cui l’azienda opera, sono solo alcune delle azioni di questa fase.
Solo in questo modo PiantaGrani può comprendere cosa fa l’azienda e individuare il suo punto di forza, l’elemento che la contraddistingue fra gli operatori del suo settore. L’elemento che le conferisce una personalità ben distinta e che non può farla confondere con nessun altro.
Ascoltare è l’azione principale di questa fase: parlare con le persone che “sono” l’azienda, perché per raccontare l’azienda non ci sono parole migliori di quelle di chi l’ha sognata, l’ha fatta nascere e l’ha trasformata nella sua passione di ogni giorno. Parlare con chi rappresenta la memoria dell’azienda certo, ma anche con l’ultimo arrivato.
Per i PiantaGrani la conoscenza è il venire a contatto profondo e fisico con la realtà che si vive, è l’attitudine ad empatizzare ciò che si incontra, e che si incontra davvero.
La conoscenza è esterna da sé, la consapevolezza è invece la presa di coscienza, un vero e proprio processo intimo, ed è la costruzione del proprio modo di stare nel mondo.